FISIOTERAPIA E OSTEOPATIA NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE LOMBALGICO
Il dolore alla colonna vertebrale o lombalgia è un problema molto frequente limitante e invalidante: per lombalgia si intende un dolore localizzato solo nella fascia lombare (tra dorso e bacino), per lombosciatalgia si intende un dolore che si irradia ai glutei e arti inferiori.
La colonna è una struttura molto mobile sottoposta a continue sollecitazioni e carichi; problematiche a carico di muscoli, legamenti, articolazioni o dischi intervertebrali possono comportare l’insorgenza di sintomatologie dolorose acute e croniche.
Le cause comprendono prolungate e inadeguate posture del rachide, sforzi eccessivi e carichi assunti in modo scorretto, protrusioni o ernie discali, contratture muscolari e stenosi del canale spinale.
La lombosciatalgia è causata dalla compressione irritativa del nervo sciatico (formato dagli ultimi due nervi spinali lombari L4 ed L5 e dei primi tre nervi sacrali S1, S2 e S3).
Il decorso del dolore parte dal muscolo gluteo scende lungo la parte posteriore della coscia e anteriore o posteriore della gamba arrivando alla pianta e al dorso del piede.
Il sintomo doloroso può essere accompagnato da rigidità muscolare e articolare, formicolii, scosse, difficoltà alla deambulazione e al movimento.
Molto spesso il sintomo è legato a disfunzioni di movimento o posture mantenute per troppo tempo, con diminuzione della forza dei muscoli lombari che non sono più in grado di controllare la colonna e di preservarla nel tempo, o da un indebolimento delle strutture di sostegno (capsula, legamenti).
Ripristinare una buona meccanica lombare, può aiutare il paziente a gestire il sintomo e a rieducare il suo corpo ai movimenti e all’utilizzo corretto della muscolatura che controlla la zona lombare e il bacino.
Il trattamento manipolativo osteopatico dopo la presa visione di esami strumentali (radiografie, risonanza magnetica) e di referti di eventuali visite specialistiche prosegue con il trattamento che comprende manipolazioni delicate e rispettose del dolore.
Dal punto di vista fisioterapico, la rieducazione al carico si basa sulla richiesta funzionale del paziente (stile di vita, sport, hobby), sul miglioramento del gesto atletico (qualora praticasse un particolare sport) e sulla prevenzione della progressione di un eventuale quadro di artrosi.
L’instabilità lombare è una condizione patologica in cui la vertebra ha un’ ipermobilità che la porta ad irritare le strutture vicine (legamenti, capsula, nervi).
Questa condizione, previa diagnosi specialistica che scongiura l’intervento neuro-chirurgico, viene gestita attraverso il miglioramento della stabilità da parte dei muscoli direttamente collegati con la zona lombare, per aumentare il controllo della colonna durante il movimento o il mantenimento di posture.
Rinforzando la muscolatura addominale e lombare si migliora il controllo dell’ ipermobilità in relazione agli arti superiori e inferiori, attenuando l’irritazione delle vertebre instabili sulle strutture circostanti.
L’esercizio terapeutico viene utilizzato anche per il miglioramento della deambulazione, poiché in alcuni casi problematiche di questo tipo si associano a zoppia o alterazioni del cammino; l’apprendimento dello schema del passo fisiologico e del corretto carico sulle gambe ristabilisce la funzionalità degli arti inferiori e previene conseguenti sovraccarichi o problematiche (tendinopatie, crampi, dolori articolari).
Grazie alla valutazione funzionale e all’esercizio terapeutico, il fisioterapista seleziona esercizi mirati e specifici per prevenire la cronicizzazione del problema e per migliorare la qualità di vita del paziente.
Bibliografia:
- Task Force on the Low Back Pain Clinical Practice Guidelines. American Osteopathic Association Guidelines for Osteopathic Manipulative Treatment (OMT) for Patients With Low Back Pain. J Am Osteopath Assoc. 2016 Aug 1;116(8):536-49. doi: 10.7556/jaoa.2016.107.
- The Effect of Lumbar Stabilization and Walking Exercises on Chronic Low Back Pain: A Randomized Controlled Trial. Jee Hyun Suh, Hayoung Ki, Gwang Pyo Jung, Jin Young Ko, Ju Seok Ryu. 2019 June. doi:10.1097/MD.0000000000016173