Che differenza c’è tra la Psicologa Nova Milanese, lo psicoterapeuta e lo psichiatra?
Facciamo un po’ di chiarezza per sfatare alcuni miti errati!
Per potersi prendersi cura di sé è di fondamentale importanza sapere a chi ci si affida e conoscere in maniera chiara quali sono i professionisti adatti al proprio bisogno. Per questo motivo abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza, spiegando più nel dettaglio le caratteristiche dei diversi professionisti legati al benessere psicologico. Spesso ci si sente spaventati da alcune figure pensando che la sfera della psiche sia qualcosa necessariamente legata alla pazzia o alla credenza che “qualcosa non funzioni come dovrebbe”, ma in realtà la paura nasce dal non sapere con esattezza qual è il loro compito e di cosa si occupano. Proviamo a dare qualche informazione in più per permettere a tutti di avvicinarsi alle figure di cura e di sostegno nell’ambito psichico.
Chi è la Psicologa Nova Milanese?
La psicologa Nova Milanese è una laureata in psicologia che, in seguito a un tirocinio professionale, ha svolto un esame di stato. Dopo quest’ultimo la laureata in psicologia viene abilitata all’esercizio della professione e potrà pertanto definirsi “psicologa”, iniziando a esercitare. Ogni psicologa abilitata è iscritta all’Ordine degli psicologi della propria regione. Per verificare che una psicologa sia abilitata e possa pertanto esercitare la professione è necessario andare nella sezione apposita sul sito dell’Ordine professionale della ragione di riferimento e cercare il nome del professionista.
L’OPL è l’Ordine professionale della Lombardia.
Cosa può fare una Psicologa Nova Milanese?
La psicologa clinica è una psicologa abilitata a svolgere l’attività clinica e pertanto può occuparsi della somministrazione di test psicologici, fare diagnosi, svolgere colloqui di sostegno. La psicologa può anche lavorare in altri ambiti rispetto alla clinica, ovvero: nell’ambito scolastico, svolgendo progetti di sostegno e prevenzione negli istituti scolastici; nell’ambito aziendale e del lavoro; nell’ambito dell’orientamento scolastico e lavorativo; nell’ambito della psicologia della salute e psicologia dello sport.
Chi è lo psicoterapeuta?
Lo psicoterapeuta è uno psicologo o un medico che dopo aver conseguito l’abilitazione ed essersi iscritto al proprio ordine professionale si è specializzato presso una scuola di specializzazione, conseguendo un diploma in psicoterapia. La scuola di psicoterapia dura 4 anni, pertanto lo psicologo dopo aver svolto i 5 anni universitari deve svolgere altri 4 anni di specializzazione per diventare psicoterapeuta.
Lo psicoterapeuta diversamente dallo psicologo può fare psicoterapia.
Che cos’è la psicoterapia?
La psicoterapia è un percorso non solo di cura di quadri clinici come il disturbo di attacchi di ansia e di panico, la depressione, i disturbi comportamentali, i disturbi alimentari ecc., bensì risulta essere un percorso di scoperta e di conoscenza di sé a livello profondo.
Per questi motivi, intraprendono una psicoterapia non solo le persone che manifestano una costellazione sintomatica, ma anche persone che vivono un momento particolare della propria vita e che necessitano di mettere a fuoco alcuni schemi e modelli di comportamento e di relazione, che tendono a bloccare l’evolversi della propria vita.
La psicoterapia può essere indirizzata ad adulti, adolescenti e bambini e può essere svolta individualmente, a livello di coppia, di famiglia o in ambito di gruppo.
Esistono inoltre vari orientamenti teorici; esistono le psicoterapie psicoanalitiche, quelle cognitive comportamentali, quelle sistemiche familiari, ecc.
Chi è lo psichiatra?
Lo psichiatra è un medico abilitato (che ha anch’egli superato un esame di stato e effettuato l’iscrizione al proprio ordine professionale) che ha svolto la specializzazione in psichiatria.
Lo psichiatra è l’unico deputato alla somministrazione di psicofarmaci. Spesso la terapia farmacologica e la psicoterapia vanno in associazione, una non esclude l’altra e i due professionisti spesso collaborano per crearsi una visione completa del paziente e considerare non solo la sua componente sintomatica (supportata dai farmaci), ma anche parte personologica (supportata dalla psicoterapia).